Si potrebbe intravedere un taglio dei tassi di interesse anche da parte della Fed. A confermarlo anche il governatore della Federal Reserve, Christopher Waller che, in linea con le dichiarazioni di altri rappresentanti della banca centrale, ritiene improbabile un taglio per luglio ma molto verosimile un cambio di rotta nella riunione di settembre. Sempre se non ci saranno sorprese dai dati macro sull’inflazione e da quelli sul mondo del lavoro.
Si tratta di dichiarazioni particolarmente importanti dal momento che Waller è da sempre ritenuto un falco e quindi sostenitore di politiche monetarie restrittive.
Le banche centrali sono diventate più ottimiste dopo i dati degli ultimi mesi, che hanno mostrato un rallentamento dell’inflazione dopo un andamento sorprendentemente più elevato nei primi tre mesi del 2024.
«Credo che i dati attuali siano coerenti con il raggiungimento di un atterraggio morbido e cercherò dati nei prossimi due mesi per rafforzare questa visione» ha detto Waller aggiungendo «Quindi, anche se non credo che abbiamo raggiunto la nostra destinazione finale, credo che ci stiamo avvicinando al momento in cui un taglio del tasso di riferimento sarà giustificato».
Waller ha delineato tre possibili scenari nei giorni a venire: uno, in cui i dati sull’inflazione diventano ancora più incoraggianti per un taglio dei tassi in “un futuro non troppo lontano”. Un secondo scenario con dati fluttuanti ma che confermano un atteggiamento di moderazione e un terzo in cui l’inflazione aumenta e costringe la Fed a una posizione politica più restrittiva. Quest’ultimo, stando alle sue parole, dovrebbe essere il meno probabile.
«Dato che ritengo che i primi due scenari abbiano la più alta probabilità di verificarsi, ritengo che il momento di abbassare il tasso di riferimento si stia avvicinando», ha affermato Waller.