Le azioni della casa farmaceutica giapponese Eisai sono crollate dell’11% e si avviano a registrare il calo giornaliero più grande degli ultimi tre anni, dopo che l’autorità di regolamentazione dell’Unione Europea ha respinto il suo trattamento Leqembi per l’Alzheimer, affermando il rischio di grave edema cerebrale.
Sia Eisai sia il partner Biogen hanno affermato che chiederanno un riesame della raccomandazione, ma non hanno rivelato quali informazioni avrebbero fornito all’autorità di regolamentazione.
La terapia, nota anche come lecanemab, è già stata approvata negli Stati Uniti, in Cina, a Hong Kong, in Israele, in Giappone e in Corea del Sud, e sarebbe stato il primo farmaco europeo a curare la malattia neurodegenerativa anziché limitarne i sintomi. Ma pare che l’ok al momento non ci sia.