Gli indici dei prezzi dei beni manifatturieri e delle forniture domestiche di Singapore hanno registrato a giugno un aumento superiore a quello di maggio, il che potrebbe sollevare delle sfide per la banca centrale della città-stato.
In particolare l’indice dei prezzi dei prodotti manifatturieri di Singapore è aumentato del 4,4% su anno rispetto all’incremento del 3,5% registrato a maggio, ha riferito Statistics Singapore oggi. Il sotto-settore dei prodotti petroliferi è aumentato del 7,3% rispetto all’anno precedente a giugno, mentre quello dei prodotti manifatturieri non petroliferi è aumentato del 3,9% rispetto all’anno precedente.
L’Indice dei prezzi dei prodotti manifatturieri di Singapore misura i prezzi delle materie prime prodotte a Singapore.
L’Indice dei prezzi dell’offerta interna di Singapore è aumentato del 4,3% a giugno su anno, dopo un aumento più contenuto del 2,7% a maggio. Il sottoindice del petrolio è aumentato dell’11,4% su base annua, mentre l’indice non petrolifero è aumentato del 2,7% nel periodo di 12 mesi.
L’indice dell’offerta interna monitora le variazioni di prezzo dei beni prodotti a Singapore e anche delle importazioni che vengono trattenute per essere utilizzate nell’economia nazionale.
Si ritiene che i tassi di inflazione negli indici dei prezzi alla produzione, come gli indici dei prodotti manifatturieri e delle forniture interne di Singapore, svolgano un ruolo nell’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI), in quanto i rivenditori cercano di recuperare i costi.
Venerdì l’Autorità monetaria di Singapore, la banca centrale della città-stato, ha mantenuto invariata la sua politica monetaria per la quinta riunione consecutiva ed ha ridotto la sua previsione per l’inflazione globale CPI nel 2024 ad un intervallo compreso tra il 2% e il 3%, rispetto alla precedente proiezione di un intervallo compreso tra il 2,5% e il 3,5%.
Il tasso di inflazione CPI di Singapore è sceso al 2,4% su base annua a giugno, dal 3,1% di maggio, ha riferito Statistics Singapore la scorsa settimana.