Boeing, colosso statunitense del settore aereo, ha deciso di presentare una nuova proposta al sindacato che rappresenta i macchinisti in sciopero, offrendo un aumento salariale generale del 30% in quattro anni, rispetto al precedente 25% in quella che ha definito la sua “migliore e definitiva” offerta.
La nuova offerta consiste in un aumento immediato del 12%, seguito da aumenti del 6% ogni anno nei tre anni restanti, secondo il rapporto. Inoltre, è stato ripristinato il bonus annuale che era stato eliminato nell’offerta precedente.
La Boeing ha pianificato che i lavoratori prendano una settimana di congedo ogni quattro settimane, a rotazione, per tutta la durata dello sciopero.
Boeing ha congelato le assunzioni e ha avviato congedi forzati per migliaia di dipendenti statunitensi per ridurre i costi. Uno sciopero prolungato potrebbe costare diversi miliardi di dollari, logorando le finanze già tese del produttore di aerei e minacciando un declassamento del suo rating creditizio.
Lo sciopero, il primo della società dal 2008, è l’ultimo evento di un anno tumultuoso per l’azienda, iniziato con un incidente a gennaio, quando un pannello della portiera di un nuovo aereo 737 MAX si è staccato in volo.