Il ministro Imprese e del made in Italy Adolfo Urso torna a parlare del divieto dell’Ue alla vendita di nuove auto con motore a combustione a partire dal 2035, e lancia un allarme preoccupante, affermando che tale decisione potrebbe causare una “grave crisi” per i produttori europei e mettere a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Come si legge in un’intervista rilasciata dal ministro al quotidiano Financial Times, Urso ha chiesto una revisione urgente del Green Deal europeo, sostenendo che l’attuale strategia «ha già dimostrato le sue contraddizioni con il crollo del mercato europeo dei veicoli elettrici e la crisi dei produttori automobilistici».
Secondo il ministro, l’Europa rischia di diventare eccessivamente dipendente dalla Cina per le materie prime essenziali alla transizione verso i veicoli elettrici, affermando: «il rischio è che si passi dalla dipendenza dai combustibili fossili russi alla dipendenza da materie prime critiche provenienti dalla Cina».
Urso ha inoltre criticato il costo elevato dei veicoli elettrici, dichiarando che «sono troppo cari rispetto ai redditi dei cittadini europei e di quelli italiani».
Il ministro chiederà a Bruxelles di posticipare e modificare il divieto con l’intento di consentire la vendita di veicoli alimentati a biocarburante e carburante sintetico.