L’inflazione al consumo in Corea del Sud è scesa più del previsto a settembre e al di sotto dell’obiettivo della banca centrale per la prima volta dall’inizio del 2021, in mezzo alle crescenti aspettative di un imminente allentamento della politica monetaria.
Secondo i dati pubblicati oggi dall’Istituto statistico coreano l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dell’1,6% a settembre su anno dopo il +2% registrato ad agosto. Si è trattato di un incremento più debole rispetto all’aumento medio dell’1,9% previsto da un sondaggio Reuters tra gli economisti e ha segnato l’incremento annuale più debole da febbraio 2021.
La lettura è stata inferiore anche all’obiettivo a medio termine del 2% della Banca di Corea (BOK) e giunge in un momento in cui si intensificano le discussioni su un imminente taglio dei tassi di interesse nella prossima riunione politica programmata per l’11 ottobre.
Nella sua ultima riunione di agosto la BOK ha mantenuto i tassi di interesse al 3,50%, il massimo degli ultimi 16 anni, nonostante il rallentamento dell’inflazione e della domanda interna, poiché i membri del consiglio erano preoccupati per i rischi per la stabilità finanziaria
L’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1% su base mensile, anche questo più lentamente dello 0,4% del mese precedente e dello 0,3% previsto dagli economisti.
L’indice dei prezzi al consumo di base, che esclude le voci volatili alimentari ed energetiche, è aumentato del 2% su base annua, un aumento più lento rispetto al 2,1% del mese precedente e il più debole da novembre 2021.