«Non è corretto parlare di extraprofitti ma di andare a tassare i profitti a chi li ha fatti: è uno sforzo che tutto il sistema paese deve fare». Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all’evento Future of Finance Italy Economic Outlook 2024 di Bloomberg.
«Le aziende non fanno beneficenza, quindi i contributi volontari non esistono – ha aggiunto precisando i contorni dei possibili provvedimenti – Esiste l’articolo 53 della Costituzione che prevede che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva».
«Siamo impegnati in un percorso particolarmente esigente di rientro – ha notato ancora – Rientreremo sotto il 3%” in termini deficit nel 2026, mentre altri come la Francia lo faranno nel 2029. Di conseguenza ci apprestiamo ad approvare una Legge di Bilancio in cui si chiederanno sacrifici a tutti».
«Ci sarà una chiamata di contribuzione per tutti, non solamente per le banche, ma ragionata e razionale – ha specificato – Andremo a tassare i giusti profitti, gli utili determinati in modo corretto e sono convinto che alla fine troveremo una soluzione equilibrata».
«Continuiamo a ritenere che l’obiettivo dell’1% di crescita del Pil quest’anno sia realistico e se non sarà l’1% sarà un dato molto molto prossimo a quel risultato». Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
«Abbiamo fatto questa previsione quando non c’era consenso su questo perché i nostri modelli econometrici, che si sono dimostrati affidabili, dimostravano questa possibilità – ha aggiunto – Oggi l’andamento conferma queste aspettative anche se è chiaro che la situazione internazionale in qualche modo condizionerà l’economia mondiale e del nostro Paese».
In questo contesto, la manifattura, l’industria non va bene ma è più che compensata dai servizi e al momento l’Italia fa meglio di altri in Europa.