La Corte Suprema del Brasile ha autorizzato X a riprendere il servizio nel Paese martedì, dopo che la piattaforma di social media ha fatto marcia indietro e ha iniziato a conformarsi alle sentenze della corte a cui il miliardario proprietario Elon Musk aveva precedentemente giurato di opporsi.
Il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes, impegnato da mesi in una faida con Musk, ha dato a X il via libera per riprendere immediatamente le operazioni nel Paese più grande dell’America Latina.
Nella decisione, Moraes ha affermato che X aveva soddisfatto tutti i requisiti necessari per ricominciare a operare nel Paese.
Musk, che aveva denunciato gli ordini come censura e definito Moraes un “dittatore“, ha iniziato a cambiare posizione nelle ultime settimane: il suo social network ha bloccato gli account segnalati dal tribunale, ha intercettato un rappresentante locale e ha pagato le multe pendenti.
Moraes, nella sua decisione di martedì, ha stabilito che l’autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni brasiliana Anatel deve lavorare per consentire a X di tornare online entro 24 ore. Gli utenti in Brasile non erano ancora in grado di accedere alla piattaforma alle 19:00 ora locale.
Attraverso il suo account Global Affairs, X ha dichiarato di essere orgogliosa di tornare in Brasile, aggiungendo che “continuerà a difendere la libertà di parola, entro i limiti della legge” nei paesi in cui opera.
La disputa in Brasile è solo uno di una serie di recenti scontri tra Musk, che si considera un paladino della libertà di parola, e governi tra cui Australia e Regno Unito, che cercano di impedire la diffusione di disinformazione online.
FOTO: Ansa