La banca centrale cinese ha lanciato oggi un nuovo strumento di prestito per iniettare più liquidità nel mercato e sostenere il flusso di credito nel sistema bancario prima della scadenza di prestiti per migliaia di miliardi di yuan alla fine dell’anno. Circa 2,9 trilioni di yuan (406,6 miliardi di dollari) in prestiti a medio termine dovrebbero giungere a scadenza da qui alla fine di dicembre, il che renderebbe più difficile per le banche finanziare gli investimenti e rilanciare la crescita in calo nella seconda economia mondiale.
Nell’annuncio si afferma che il nuovo strumento avrà una durata inferiore a un anno, più lunga di quelle delle normali operazioni di reverse repo, che in genere hanno durate di sette, 14 o 28 giorni, vengono condotte quotidianamente e normalmente richiedono garanzie. Ricordiamo che le operazioni di reverse repo sono dei contratti pronti contro termine attraverso cui la Banca Centrale assorbe liquidità cedendo a pronti dei titoli detenuti nel proprio portafoglio e impegnandosi contestualmente al riacquisto a una data futura e a un prezzo prestabilito degli stessi, comprensivo di un tasso di remunerazione.
La PBOC, che ha costantemente ridotto i tassi di interesse e iniettato liquidità, è sotto pressione affinché faccia di più per garantire che l’economia cresca secondo l’obiettivo del governo di circa il 5% quest’anno.
Pechino conta sul massiccio stimolo finanziario annunciato a settembre per rilanciare prestiti e investimenti, mentre la brusca flessione del mercato immobiliare e la fragile fiducia dei consumatori incidono sulla fiducia degli investitori.