Secondo i dati di Bankitalia a settembre i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 3,82%, in calo rispetto al 4,10% registrato ad agosto.
«Ottima notizia! Effetto Bce! Dopo il preoccupante rialzo di agosto, riprende la discesa del Taeg. Evidentemente l’abbassamento dei tassi da parte della Bce avvenuto il 12 settembre ha prodotto gli effetti desiderati. Ora speriamo che l’inflazione scenda, così da consentire un ulteriore intervento della Bce – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, la riduzione dei tassi di settembre significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, scende, rispetto a un mese fa, di 20 euro al mese, pari a un risparmio su base annua di 240 euro».
Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato, invece, al 10,47% (10,50% nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 4,90% (5,13% nel mese precedente); quelli per importi fino a 1 milione sono stati pari al 5,32%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 4,63 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,99% (1% nel mese precedente).
Nello scorso mese di settembre i prestiti al settore privato sono diminuiti dello 0,9% su base annua dal -1,5% registrato nel mese precedente. I prestiti alle famiglie si sono ridotti dello 0,4% annuo (-0,6% nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 2,4 per cento (-3,5% nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati dello 0,5 per cento (2% ad agosto) mentre la raccolta obbligazionaria è aumentata del 10,6% (12,5% in agosto).