L’Italia è tra i Paesi Ue più esposti ai dazi Usa secondo il bollettino economico di Bankitalia.
Gli USA, secondo mercato per l’export italiano dopo la Germania, hanno assorbito l’11% delle esportazioni italiane nel 2023, pari a 63 miliardi di euro. L’aumento è stato favorito dal deprezzamento dell’euro, dalla domanda americana e dalla diversificazione dei mercati.
L’Italia ha un avanzo commerciale di 43 miliardi con gli Stati Uniti, pari al 2% del Pil, il terzo più alto nell’Eurozona dopo Germania e Irlanda. Sarebbero colpiti soprattutto cantieristica, farmaceutica, automotive, meccanica e prodotti alimentari, che dipendono fortemente dal mercato USA e che rappresenta tra il 10% e il 25% delle esportazioni. Le PMI italiane, particolarmente esposte, generano in media il 7% del fatturato dagli USA, mentre per le grandi aziende il dato scende al 5%.
Le restrizioni commerciali potrebbero colpire anche i produttori che forniscono input intermedi per beni destinati al mercato americano, amplificando l’impatto negativo, secondo Bankitalia.