La buona cucina è sempre stata una delle più grandi passioni degli italiani, ma quello che mangiamo è davvero sicuro? Grazie ai prodotti Generon, un’azienda nata 20 anni fa nel cuore della food valley, la risposta è “sì”.
Dottor Marcello Gatti, fondatore ed amministratore delegato, quando e come nasce Generon?
«Nasce nel 2005, con l’idea di riunire diversi soci che condividevano la stessa visione. Fin dall’inizio, Enrico (ndr: Arletti, fondatore e direttore tecnico) è stato al mio fianco in questa avventura. Nel 2010, ci siamo resi conto che, sebbene producessimo ottimi prodotti, il mercato richiedeva anche altre soluzioni. Per questo abbiamo iniziato a distribuire prodotti di terze parti per completare la nostra offerta, importando anche dall’estero. Nel 2016, abbiamo trasformato l’azienda da società a responsabilità limitata a società per azioni, segnando una crescita importante. Nel 2019, oltre alla PCR, il nostro prodotto di punta, abbiamo introdotto la microbiologia, espandendo ulteriormente il nostro settore. A breve, prevediamo di ampliare l’azienda con nuovi capannoni, nuove attività e macchinari innovativi».
Arletti, quali sono i prodotti offerti da Generon?
«Offriamo test rapidi che permettono alle aziende di eseguire analisi interne per sbloccare le loro merci. Tra i nostri prodotti principali ci sono il Kit PCR, in grado di rilevare batteri, OGM, virus, frodi e sofisticazioni alimentari, test rapidi per la microbiologia, fondamentali per la sicurezza alimentare e analisi immunochimiche, strumenti essenziali per il controllo qualità».
Può spiegarci meglio, in termini semplici, come funzionano questi test?
«Facciamo un esempio con il periodo Covid: per rilevare il virus si usava la PCR. Noi utilizziamo questa tecnologia non per tamponi umani, ma per analisi sugli alimenti. Per quanto riguarda l’immunochimica, pensiamo ai test con le due bande colorate che indicano la presenza o assenza di un agente patogeno. Noi applichiamo lo stesso principio a prodotti alimentari come latte o succo di frutta, rilevando pesticidi, tossine o batteri pericolosi. I nostri prodotti sono progettati per essere utilizzati direttamente dalle aziende. Forniamo soluzioni modulari, da test rapidi a laboratori interni completi per analisi più approfondite. Collaboriamo con laboratori di analisi privati, istituti pubblici, grandi multinazionali ma anche piccole aziende familiari con esigenze specifiche di controllo qualità».
Gatti, cosa vi differenzia dalla concorrenza? Perché un cliente dovrebbe scegliere voi?
«Chi sceglie Generon sceglie qualità e assistenza tecnica avanzata. I nostri prodotti sono rapidi e facili da usare, ma offriamo anche formazione e supporto per l’interpretazione dei dati. Un test rapido non serve a nulla senza un’analisi corretta dei risultati. Inoltre, abbiamo un centro di ricerca interno e controlliamo tutta la filiera produttiva. Produciamo tecnologia italiana, con know-how italiano, senza dipendere da terzi».
Durante il Covid, avete avuto difficoltà?
«No, anzi. Abbiamo sviluppato un kit per rilevare il virus sulle superfici, che ci ha permesso di rispondere rapidamente alle esigenze del mercato grazie al nostro centro di ricerca».
Arletti, qual è il vostro punto di forza?
«Abbiamo oltre vent’anni di esperienza nel settore e sappiamo immedesimarci nelle esigenze del cliente perché in passato siamo stati noi stessi clienti. Questa conoscenza ci permette di offrire soluzioni su misura per ogni azienda».
Quali innovazioni avete introdotto recentemente?
«Abbiamo migliorato la rapidità delle analisi, fondamentale per prodotti deperibili come insalata o latte. Non puoi aspettare dieci giorni per un risultato: devi ottenerlo subito».
La vostra filosofia aziendale?
«Puntiamo a offrire prodotti di qualità, con tempi rapidi e in grado di risolvere le esigenze dei clienti. La qualità del dato non è negoziabile: deve essere sempre al massimo livello. Siamo anche disponibili per sviluppare soluzioni personalizzate. È un lavoro complesso, scientifico, ma è il nostro modo di operare. Creiamo soluzioni su misura per ogni cliente. Abbiamo raggiunto traguardi importanti e abbiamo ancora grandi margini di crescita».
Se la Cucina italiana è in corsa per essere riconosciuta come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, è anche grazie al lavoro di ricerca di eccellenze come Generon.