Prysmian riconosce un’indennità di fine carica di 2,2 milioni di euro all’ex-amministratore delegato Valerio Battista, che ha lasciato lo scorso 18 aprile all’assemblea degli azionisti. Viene spiegato con una nota in cui viene indicato che l’importo è pari a 24 mensilità della remunerazione annua fissa e gli verrà corrisposto nel prossimo mese di maggio.
Battista, che rimane nel gruppo come vicepresidente, mantenendo l’auto e la copertura assicurativa aziendale, è beneficiario di un patto di non concorrenza che, «alla cessazione di qualunque carica all’interno del gruppo», spiega Prysmian, avrà una durata di 3 anni con un’indennità complessiva di 1,32 milioni, pari al 40% del compenso fisso annuale del manager.
L’ex-amministratore delegato di Prysmian mantiene poi il diritto a ricevere un numero ‘pro-rata’ di azioni che verranno eventualmente attribuite alla conclusione del periodo di performance triennale per il piano di incentivazione di lungo termine Grow 2023-25.
Battista è stato amministratore delegato per 22 anni, da prima della nascita di Prysmian a seguito della cessione a Goldman Sachs di Pirelli cavi. Gli succede dallo scorso 18 aprile Massimo Battaini.