Rimane invariata la politica monetaria in Svezia. La Riksbank, la banca centrale, ha deciso di lasciare come sono i tassi di interesse, confermando quello di riferimento al 3,75%. A maggio aveva deciso di tagliare il costo del denaro di 0,25 punti base portandolo al 3,75%. Eera la prima volta in 8 anni.
Nella seconda parte dell’anno, comunque, l’istituto non esclude cambiamenti di politica monetaria, con due o tre tagli, se le prospettive dell’inflazioni resteranno invariate. Il Comitato esecutivo spiega che l’inflazione ha continuato a scendere ed è ormai vicina all’obiettivo del 2%. «Dato che l’inflazione si sta evolvendo fondamentalmente favorevolmente, che l’attività economica è valutata un po’ più debole e che il tasso di cambio della corona è un po’ più forte, le previsioni per il tasso ufficiale sono state leggermente riviste al ribasso – si legge in una nota. – Ma le prospettive per l’inflazione e l’attività economica sono incerte. Esistono rischi legati, ad esempio, all’inflazione all’estero, al disagio geopolitico, al tasso di cambio della corona e alla ripresa dell’economia svedese che possono portare il tasso ufficiale a essere più alto o più basso del previsto».
L’economia della Svezia, con un PIL nominale di 538 miliardi di dollari nel 2017, è la maggiore tra le economie scandinave e l’ottava dell’Unione europea. Moda, design e enogastronomia sono i settori di rilievo, ma accanto ad essi ha preso corpo una più ampia conoscenza e un forte apprezzamento per le eccellenze italiane nel campo della meccanica, della robotica, delle biotecnologie, delle nanotecnologie e della ricerca applicata.