Il Consiglio europeo approva il fondo per il sostegno ai sistemi nazionali di cassa integrazione durante la crisi
Il Consiglio Ue approva definitivamente il Sure, il piano di aiuti proposto dalla Commissione europea ai Paesi dell’Unione per scongiurare la disoccupazione. Dopo l’accordo politico raggiunto nei giorni scorsi dagli ambasciatori degli Stati membri, oggi il programma europeo per il sostegno ai sistemi nazionali di cassa integrazione durante la crisi Covid-19 è stato adottato formalmente per procedura scritta dall’Ecofin. Un’approvazione che arriva in tempi record dal momento che la proposta era stata messa sul tavolo solo 6 settimane fa.
Il fondo fornirà agli Stati membri fino a 100 miliardi di euro di prestiti a condizioni agevolate per favorire un piano di lavoro part-time per i dipendenti di quelle aziende in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria, al fine di evitare così il licenziamento. I soldi saranno raccolti tramite emissioni di titoli garantite dagli stessi Paesi per un totale di almeno 25 miliardi di euro.
Tutti gli Stati membri dell’Unione europea potranno accedere al programma ed avranno tempo fino al 31 dicembre 2022 per farne richiesta, termine prorogabile di 6 mesi in 6 mesi in caso di necessità. “Ora, perché i finanziamenti comincino ad arrivare, manca solo l’ultima tappa: bisogna che gli Stati membri firmino gli impegni per le garanzie“, ha precisato oggi la portavoce della Commissione per le questioni economiche e finanziarie, Marta Wieczorek. Proprio questo passaggio, tuttavia, potrebbe ritardare l’operatività di Sure. I parlamenti nazionali che devono ratificare gli impegni finanziari per le garanzie potrebbero, infatti, avere difficoltà a riunirsi rapidamente a causa delle misure di lockdown dovute alla pandemia.
di: Maria Lucia PANUCCI