
E avverte la Germania: “Non negoziamo la nostra indipendenza”
“Il grave shock economico causato dalla pandemia potrebbe innescare diffusi default nell’economia reale, specialmente fra le famiglie e imprese che erano già troppo indebitate“. L’allarme arriva da Christine Lagarde, presidente della Bce, intervenuta alla Commissione Affari economici e monetari dell’Europarlamento. Elencando i rischi, Lagarde si è anche soffermata sul fatto che “i timori per i livelli di debito pubblico potrebbero riemergere, come risultato delle misure di sostegno all’economia prese dai Governi“. Fra i rischi anche un’alta volatilità dei prezzi degli asset finanziari e “le sfide significative poste alle istituzioni finanziarie“.
La Bce continuerà a sostenere la ripresa con tutte le misure appropriate ma per garantire la ripresa tutte le istituzioni dell’UE devono fare la propria parte. Il numero uno dell’Eurotower lo ribadisce ancora una volta e fa un appello affinché tutti i Governi approvino in fretta il Recovery Fund e il bilancio pluriennale della Ue, per aiutare i Paesi più colpiti dalla crisi a ottenere i finanziamenti il prima possibile. “La proposta della Commissione europea di un quadro finanziario pluriennale riveduto e di Next Generation Eu “sono decisivi – ha spiegato. – Non dobbiamo dimenticare che è la più grande emissione sovranazionale in euro mai annunciata. Associata alla proposta” sul bilancio potrebbe anche avere un impatto positivo sul ruolo internazionale dell’euro. Sarà importante adottare rapidamente questo pacchetto“. La Bce difende anche il Pepp come “lo strumento più adeguato nel nostro arsenale per rafforzare l’impulso di politica monetaria“.
Ma non è tutto perché la presidente è tornata a parlare anche del contenzioso con Karlsruhe in merito al Qe (leggi qui). La nuova ondata di acquisto massiccio di titoli da parte della Bce ha di nuovo aperto il fronte tra la Banca Centrale europea e la Corte costituzionale tedesca ma la Lagarde, confida che le due istituzioni tedesche troveranno una “buona soluzione“. “Tuttavia – ha sottolineato – la Bce è soggetta alla Corte di Giustizia Ue, che ha emesso una sentenza nel dicembre 2018, su questioni che erano all’esame della Corte Costituzionale tedesca. In quanto istituzione Ue – daremo tutto il supporto necessario ma non non faremo mai negoziati sulla nostra indipendenza, che va di pari passo con l’accountability, sul rispetto del diritto Ue e sulla validita’ delle sentenze della Corte di Giustizia della Ue“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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