
“Questo dramma c’ha unito ancora di più. L’Europa faccia la sua parte e in fretta”
Un aspetto positivo questo Covid ce l’ha. Ha unito ancora di più Italia e Spagna. Ne sono convinti entrambi i premier, Conte e Sanchez oggi insieme per fare il punto sul Recovery Fund in vista del prossimo vertice Ue del 17-18 luglio (leggi qui). «Questa è la seconda tappa di questo tour nelle capitali europee prima del Consiglio Ue – ha detto Conte in conferenza stampa a Madrid insieme al collega spagnolo. – La tragica esperienza del Coronavirus ha unito ancora di più i nostri Paesi, ha rafforzato la nostra convinzione che bisogna lavorare in sintonia».
Dal canto suo Sanchez, ancora una volta preme perché l’Europa faccia la sua parte, in fretta. «Dobbiamo osare, non possiamo essere indulgenti. Qui è in gioco il mercato unico, senza una risposta forte e coordinata Ue lo distruggeremmo, distruggeremmo le catene di valore europee. Ecco perché l’Europa deve agire unita. Dobbiamo finalizzare il pacchetto di risposte già entro la fine di questo mese – ha incalzato Sanchez. – Non possiamo indietreggiare rispetto alla proposta della commissione Ue. La sua proposta non è quella che forse in astratto avremmo preferito ma siamo consapevoli che occorre una buona dose di realismo. E’ una risposta utile per una reazione adeguata».
Secondo il leader spagnolo questa emergenza sanitaria si traduce in emergenza economica e sociale. «La risposta deve essere nazionale, ma anche europea – ha continuato. – Sugli strumenti come il recovery fund serve “una risposta comune che venga dall’Europa. Non può esserci un altro momento per l’accordo oltre luglio».
L’asse Italia-Spagna-Portogallo è confermato, per uscire il prima possibile dalla crisi. «Ringrazio il presidente Giuseppe Conte per essere stato a Madrid e grazie per condividere la visione che l’Europa deve dare per fronteggiare questa sfida dopo la pandemia. La ripresa, il rilancio, l’unità, sono parti della stessa moneta. E senza programmi di recupero non può esserci ripresa», ha concluso Sanchez, auspicando che una soluzione in questo senso venga adottata nel prossimo Consiglio europeo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: