
La richiesta alla società è giunta dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti
Autostrade dovrà varare il nuovo piano economico finanziario nel quale siano riportati puntualmente tutti gli elementi anticipati nella proposta transattiva sottoposta alla valutazione del Consiglio dei ministri del 14 luglio (leggi qui). Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato come scadenza per la presentazione il prossimo 23 luglio. In una nota, il Mise precisa che, “nell’ambito della proposta transattiva presentata al Mit, e in base alla quale il Cdm ha deciso di avviare l’iter per la definizione formale della transazione, il concessionario ha confermato anche la disponibilità a rivedere il testo di Convenzione e gli impegni economici recependo le indicazioni del Governo su alcuni punti specifici e qualificanti“. E’ stata ribadita la volontà di effettuare interventi compensativi senza effetto sulla tariffa per un importo di 3,4 miliardi e di aggiornare il Piano economico finanziario, assumendo un programma di investimenti sulla rete autostradale pari a 13,2 miliardi di euro, incrementabili fino a 14,5 miliardi, nonché una consistente riduzione dei pedaggi.
«E’ il segnale di uno Stato forte, autorevole che riprende nelle proprie mani un’infrastruttura strategica, pubblica che era stata data in concessione, ma quando le cose non vanno bene lo Stato deve avere la forza di poterle riprendere nelle proprie mani», ha detto il presidente della Camera Roberto Fico.
Secondo il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli l’operazione Aspi potrebbe diventare uno schema di intervento ricorrente per la politica industriale. «Credo che in questo momento storico lo Stato investa in alcune infrastrutture. Quella autostradale è una di quelle che secondo noi sono fondamentali», ha spiegato.
La Lega intanto ha depositato al Senato la mozione su Autostrade. Primo firmatario è stato il leader del partito e senatore, Matteo Salvini. Sarà discussa in Aula il 21 luglio. «Il governo non ha ancora spiegato chi pagherà i danni del crollo del ponte Morandi, quelli economici dovuti al caos autostrade in Liguria, chi pagherà le opere di manutenzione – si legge in una nota. – Vogliamo un impegno preciso su indennizzi, posti di lavoro, piccoli azionisti e infrastrutture. Non vogliamo che l’entrata dello Stato in Autostrade sia un regalo ai Benetton e che a pagarne il conto siano gli italiani».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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