
Il gruppo italiano, in cordata con Vivo e Claro, ha rilanciato a 2,7 miliardi
Era nell’aria ma adesso arriva l’ufficialità. Tim, insieme a Telefonica Brasil (Vivo) e Claro rilanciano sull’offerta di Highline e presentano una nuova offerta per conquistare l’operatore mobile Oi, mettendo sul piatto oltre 2,7 miliardi di euro contro i 2,5 miliardi della prima proposta e la possibilità di firmare contratti a lungo termine per l’utilizzo dell’infrastruttura. «L’operazione, se si dovesse concludere con successo, porterà benefici agli azionisti e ai clienti grazie all’ulteriore crescita prevista, alle sinergie attese e al miglioramento della qualità del servizio», si legge nella nota del gruppo guidato da Luigi Gubitosi. Inoltre, si prevede che l’iniziativa contribuirà allo sviluppo e alla competitività del settore delle telecomunicazioni in Brasile.
Secondo un’analisi di Banca Akros di qualche giorno fa, Telecom Italia è abbastanza solida da poter permettersi di effettuare un’offerta anche sul 50% di Oi mobile con propri mezzi finanziari. Alla data di fine marzo, Oi aveva 34,9 milioni di clienti mobili contro 52,8 milioni di Tim.
Oi, che a giugno 2016 aveva presentato domanda di protezione fallimentare per 19 miliardi di dollari (65 miliardi di real brasiliani), la più grande mai registrata nel Paese sudamericano, è oggi il quarto operatore del mercato telefonico brasiliano. Nel primo trimestre 2020 il gruppo ha registrato un Ebitda di 1,481 miliardi di real (280,8 milioni di dollari) e una posizione di cassa per 6,31 miliardi di real. Intanto a fine maggio Fitch ha tagliato il rating della società da B- a CCC+, in area ampiamente high yield.
di: Maria Lucia PANUCCI
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