
A luglio l’indice PMI dei servizi è rimbalzato a 54,7 punti dai 48,3 punti di giugno
Buone notizie dal fronte economico. L’Eurozona è in chiara accelerazione, trainata sia dal manifatturiero che dai servizi. Lo confermano gli ultimi dati del PMI dei servizi pubblicati da Markit. Nello specifico a luglio l’indice PMI dei servizi nell’Eurozona è rimbalzato a 54,7 punti dai 48,3 punti di giugno, un bel balzo in avanti anche se risulta inferiore ai 55,1 punti attesi. Il PMI composito, che incorpora anche il miglioramento del manifatturiero, si attesta a 54,9 punti dai 48,5 precedenti, leggermente meglio dei 54,8 del consensus. Tutti dati superiori a 50, il punto che denota espansione dell’attività, mentre un livello inferiore a questa soglia segnala un peggioramento delle condizioni del settore.
Facendo un focus sui singoli Paesi l’Italia vede il PMI dei servizi salire a 51,6 punti dai 46,4 precedenti, sopra le attese (51,1 punti), e quello composito crescere a 52,5 da 47,6. La Francia registra un aumento del PMI servizi a 57,3 da 50,7 e del composito a 57,3 da 51,7. La Germania vede crescere il PMI servizi a 55,6 da 47,3 e composito a 55,3 da 47. La Spagna segnala un PMI servizi in miglioramento a 51,9 da 50,2 punti contro una previsione di 52.
«L’attività terziaria dell’eurozona di luglio è tornata a segnare valori in crescita ad un tasso che non si vedeva da più due anni. Francia e Germania hanno beneficiato degli incrementi più forti, ma un ritorno all’espansione è stato registrato anche in Spagna e Italia grazie al progressivo allentamento delle misure di contenimento del Covid-19», ha spiegato Chris Williamson, capo economista di IHS Markit.
di: Maria Lucia PANUCCI
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