Ancora troppi ritardi ed incertezze sulla riapertura degli istituti. Indetta una manifestazione di protesta per il prossimo 26 settembre
Nuovi scontri tra i sindacati e la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Questa volta ad animare gli animi sono le tante irregolarità che si stanno riscontrando nella compilazione delle nuove graduatorie provinciali per le supplenze (Gps), in corso di pubblicazione da parte degli uffici scolastici. Una situazione che ha portato la Flc Cgil, la Cisl Scuola, la Uil Scuola, lo Snals e la Gilda a inviare all’inquilina di viale Trastevere un atto di messa in mora e diffida in cui la si invita a rimediare al più presto, riparando agli errori. Lucia Azzolina ha in totale tre giorni per intervenire. Trascorso questo tempo, le organizzazioni sindacali sono pronte a passare all’azione giudiziaria e a segnalare alla Corte dei Conti ogni ipotesi di danno erariale.
«È davvero molto elevato il numero delle irregolarità che si stanno riscontrando nella compilazione delle nuove graduatorie provinciali per le supplenze – spiega la segretaria nazionale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi. – Il rischio che tutto ciò scateni un contenzioso molto consistente e diffuso, con inevitabili ripercussioni sulle operazioni di nomina dei supplenti, è altissimo. Proprio la necessità di evitare che si determini una situazione del genere, compromettendo il regolare avvio del nuovo anno scolastico, ci ha indotto a chiedere di non utilizzare le Gps per le assunzioni a tempo determinato, attingendo a tal fine dalle attuali graduatorie d’istituto, adottando i provvedimenti necessari a confermarne la vigenza».
A quanto pare i gravi errori riguardano soprattutto i punteggi. I sindacati hanno registrato docenti con 408 punti di servizi, un numero impensabile. «Ci sono stati – spiegano – errori nella validazione. Potrebbero aver sbagliato ad inserire il punteggio. Chi ha validato le domande da 44 pagine ciascuna, l’ha fatto in soli 10 giorni lavorativi. Probabilmente non le hanno nemmeno viste tutte».
Difficoltà ci sono state anche nella compilazione delle domande. «A causa dei numerosi malfunzionamenti del sistema – cita l’atto di messa in mora – diversi dati inseriti non risultano all’interno del Pdf di ricevuta generato dal sistema stesso, determinando anche l’esclusione del candidato».
Gli uffici di viale Trastevere ammettono qualche problema ma difendono a spada tratta il lavoro fatto: «Le pubblicazioni di questi giorni riguardano quasi due milioni di posizioni individuali trattate, rispetto alle quali l’Amministrazione scolastica, centrale e territoriale, ha condotto e sta conducendo tutti i necessari controlli anche sulla base di segnalazioni di possibili errori da rettificare, peraltro in numero infinitesimale rispetto alla mole di domande valutate. Parlare di caos appare, dunque, infondato, pretestuoso e fuorviante. Come ad ogni aggiornamento, data la mole di dati trattati, gli errori materiali dei singoli uffici sono prontamente rettificati seguendo la normale prassi amministrativa».
Vedremo come andrà a finire. Fatto sta che a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico ci sono ancora molti ritardi ed incertezze al punto che sono in molti a scendere in piazza a Roma il prossimo 26 settembre. Una manifestazione, indetta dal Comitato Priorità alla scuola per riaffermare il ruolo fondamentale della scuola e della conoscenza nella crescita del Paese.
di: Maria Lucia PANUCCI
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