
Manfredi: “L’occupazione delle aule è al 50%. Privilegiate le matricole”
Anche gli studenti più grandi stanno tornando sui banchi. Alcune lezioni in presenza all’università sono già iniziate ma la maggior parte riprenderanno regolarmente da lunedì prossimo. Come ha sottolineato il ministro Manfredi c’è un modello misto che prevede una occupazione delle aule al 50% e in contemporanea la didattica a distanza per raggiungere i fuorisede e gli stranieri ma anche coloro che non sono in grado di seguire le lezioni per svariate ragioni.
E l’obiettivo rimane sempre quello di non abbassare mai la guardia. «Abbiamo imposto l’uso della mascherina anche durante le lezioni: è un fastidio ma i numeri nelle aule sono importanti. Tutte le aule sono state cablate per garantire un servizio di qualità», ha spiegato il ministro che con soddisfazione ha rimarcato le azioni compiute finora dal Governo. «I numeri del passato ci facevano temere una contrazione degli iscritti all’università ma l’intervento dello Stato, con quasi la metà degli studenti che non paga le tasse o paga un minimo, ha fatto sì che i dati dicono che la riduzione delle immatricolazioni e degli iscritti non c’è. Il dato consolidato lo avremo però in ottobre. E’ un motivo di soddisfazione, è il modo migliore per avere speranza e guardare al futuro», ha aggiunto.
Manfredi ha sottolineato che ora si potrà tornare a svolgere gli esami in aula, anche se le alternative non mancano. «Da settembre tutti gli esami saranno in presenza ma tanti studenti chiedono di poter fare esami a distanza, molti stanno utilizzando la modalità mista in cui l’allievo può scegliere come fare l’esame – ha spiegato. – Le Università hanno aperto le aule studio e le biblioteche, tutto quello che si può fare per garantire la continuità didattica è stato fatto».
Intanto però sul fronte scuola le criticità permangono (leggi qui) e la Lega ha già presentato al Senato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. «La disastrosa gestione della scuola sta tenendo in tensione famiglie, studenti e personale – si legge nel documento firmato da tutti i senatori della Lega. – Un Ministro che ha perso molti mesi preziosi in chiacchiere, senza fornire alcuna certezza sul proprio destino a 8 milioni di studenti. Il Governo non ha alibi e l’incapacità di chi lo rappresenta pesa ormai irrimediabilmente sulla vita e sulla formazione dei nostri ragazzi. Servono risposte immediate, non c’è più tempo e senza ripartenza in sicurezza della scuola non riparte l’intero Paese».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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