
E’ un ritocco a ribasso rispetto alle previsioni di aprile ma meglio di quello che dicono altri previsori. Il documento dovrà essere varato entro fine mese
Una caduta del Pil intorno al 9% per il 2020. Nella Nota di aggiornamento del Def, attesa per fine mese, il 28 o il 29 settembre, il Governo si appresta a ritoccare a ribasso le stime di quest’anno per quanto riguarda il prodotto interno lordo, sulla base dell’impatto generale generato dal Covid-19 sulla nostra economia. Si tratta di una previsione più pessimistica di quella contenuta nel Def di aprile che indicava una contrazione dell’8%, ma non a doppia cifra come stimato invece da molti altri previsori. La previsione più recente è quella dell’Ocse che pochi giorni fa ha previsto per l’Italia una contrazione dell’economia del 10,5%. A luglio la Commissione europea ha invece stimato un calo dell’11,2%, mentre, ancora prima a giugno, il Fondo monetario internazionale ha invece parlato di un ancora più profondo -12,8%.
Le nuove indicazioni, che saranno contenute nel NaDef, erano state già preannunciate nei giorni scorsi dallo stesso ministro dell’Economia Gualtieri. «Il numero del PIl sarà a una cifra e sarà nettamente migliore di altri previsori e comunque è prudente perché già sconta l’incertezza del quarto trimestre», ha detto intervenendo sul palco del Cortile di Francesco ad Assisi.
Anche per il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, la caduta del Pil dovrebbe essere di poco inferiore al 10%, con una successiva ripresa molto graduale.
A proposito di ripresa nella Nadef dovrebbe essere indicato un rimbalzo del Pil tra il 4 e il 6% nel 2021 (ad aprile la ripresa era stimata in un +4,7%) favorito dalla spinta che arriverà dalle risorse del Recovery fund.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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