![epa05301315 (FILE) A file photo dated 14 September 2011 showing a general view of a branch of French bank Credit Agricole, Paris, France. Crèdit Agricole on 12 May 2016 said Crèdit Agricole Group's net income Group share was 818 million euros in the 1st quarter of 2016, compared with 1,228 million euros in the first quarter of 2015. EPA/IAN LANGSDON](https://business24tv.it/wp-content/uploads/2020/09/36f522d1e9b50e63bfe584ebf709d04f.jpg)
Alcuni rumors parlano di un interesse ad acquisire Creval e Banco
Il Credit Agricole vuole espandersi in Italia? Pare di sì. Ex azionista del campione nazionale Banca Intesa, l’Agricole è già presente in Italia dal 2007 con il suo gruppo tricolore che ha aggregato Cariparma, Friuladria e CariSpezia nonché le ex casse di risparmio di San Miniato, Cesena e Rimini, facendo del nostro Paese il suo secondo mercato dopo la Francia. Una controllata che Parigi sta facendo guidare a Giampiero Maioli.
Ora secondo l’agenzia Bloomberg si starebbe guardando intorno tra le banche di medio-piccole dimensioni. E tra gli eventuali target finiti nel suo radar ci sarebbero il Credito Valtellinese e il Banco Bpm, nomi che dopo la scalata di Intesa-Sanpaolo su Ubi appena completata, sono fra i grandi indiziati, assieme a Mps, Bper, Credem e Popolare di Sondrio, per la creazione del terzo polo bancario.
Sono due gruppi poi che, attraverso le italiche Cariparma, Friuladria e CariSpezia, ben si assortiscono geograficamente sul mercato del credito tricolore, hanno radici comuni e pare abbiano meno difficoltà a trovare un accordo sulla governance, a differenza di un M&A col Banco.
Interpellata sull’ipotesi, la banca francese ha però frenato ogni entusiasmo: «Abbiamo dichiarato la nostra strategia nel corso della presentazione del piano a medio termine – ha dichiarato. – Il piano aveva il suo focus sulla crescita organica e sulle partnership commerciali. Una strategia che non è cambiata».
di: Maria Lucia PANUCCI
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