
La diminuzione delle entrate provoca una contrazione dei consumi dell’11,5%
Il secondo trimestre del 2020 riconferma l’anno difficile per il reddito degli italiani. Le famiglie hanno registrato una diminuzione del 5,8% rispetto al trimestre precedente: di conseguenza si è accentuata la tendenza al risparmio che è salita di 5,3 punti arrivando al 18,6%.
Il crollo dei consumi che ne è seguito è stato dell’11,5%. «C’è una contrazione marcata del reddito disponibile, seppur molto meno ampia di quella registrata dal Pil nominale – comunica Istat – una contrazione che si è tradotta in una riduzione del potere di acquisto».
Il deficit pubblico in rapporto al Pil è pari al 10,3%. Il saldo primario, cioè l’indebitamento al netto degli interessi passivi, è negativo con un’incidenza sul Prodotto Interno Lordo del -5,9%. In crescita di 1,8 punti la pressione fiscale nonostante la grossa riduzione di entrate: nell’ultimo trimestre è pari al 43,2% rispetto al 41,4% dello stesso periodo dello scorso anno.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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