
Crescita del 121% a 960 milioni per la raccolta. Le operazioni di investimento calano del 25% sia in valore (1,9 miliardi) che in numero (125)
Successo del mercato italiano del private equity e venture capital. Nel primo semestre 2020 la raccolta complessiva è stata pari a 960 milioni di euro, ben il 121% in più rispetto al primo semestre del 2019. È quanto emerge dall’analisi condotta da Aifi, in collaborazione con PwCDeals.
Gli operatori che hanno effettuato un closing nel periodo sono stati 14. Le fonti principali della raccolta sono state: assicurazioni (43%), fondi pensione e casse di previdenza (18%) e settore pubblico e fondi istituzionali (16%). A livello geografico, il 94% dei capitali è arrivato da investitori domestici, mentre con riferimento al target di investimento, si prevede di investire il 40% dei capitali in infrastrutture. «Il primo semestre dell’anno, colpito dall’emergenza Covid-19, non ha inficiato l’attività dei fondi di private equity che segna crescite importanti nella raccolta e un rallentamento negli investimenti dovuto allo slittamento di alcune operazioni – ha affermato Innocenzo Cipolletta, presidente di Aifi. – Il closing di tali deal importanti sono stati realizzati subito dopo l’estate quindi ci aspettiamo una chiusura d’anno all’insegna della positività».
Frenano invece gli investimenti il cui ammontare è stato pari a 1,9 miliardi, in calo del 25% rispetto ai 2,5 miliardi del primo semestre 2019, mentre il numero di operazioni si è attestato a 125, anch’esso in diminuzione del 25%.
A pagare maggiormente dazio sono state le operazioni di maggior taglia. Il segmento dell’early stage (investimenti in imprese nella prima fase di ciclo di vita, seed, startup, later stage) è diminuito del 31% in ammontare (71 milioni) e aumentato dell’11% per numero di operazioni, 80. Il buyout (acquisizioni di quote di maggioranza o totalitarie) ha registrato un aumento del 2% per ammontare, 1,6 miliardi, e una diminuzione del 61% per numero, pari a 23. L’expansion (investimenti di minoranza in aumento di capitale finalizzati alla crescita dell’azienda) ha attratto 31 milioni (-89%), mentre il numero di operazioni è diminuito del 33% a 14. Per quanto riguarda le infrastrutture, gli investimenti sono stati pari a 177 milioni (-57%), distribuite su 7 operazioni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: REUTERS
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