
Nexi è ko in scia al collocamento azioni da parte di Mercury. Tim scende, vola Safilo
Milano è debole con lo stop di Trump agli stimoli monetari (leggi qui). L’indice Ftse Mib cede lo 0,04% a 19.421 punti.
Giù, di riflesso al calo del greggio che continua in ribasso da stamattina, anche Eni (-0,71% a 6,86 euro) che ieri ha lanciato con successo due emissioni obbligazionarie perpetue subordinate ibride del valore nominale complessivo di tre miliardi di euro. Il colosso oil ha ricevuto ordini per circa 14 miliardi, principalmente da Regno Unito, Francia, Italia e Germania. Debole anche Tim, in flessione dello 0,64% a 0,3569 euro dopo che ieri S&P ha tagliato l’outlook a negativo, aspettandosi ricavi e utili più deboli.
Crolla dello 6,11% a 15,825 euro anche Nexi. A meno di 48 ore dall’approvazione del memorandum of understanding per l’aggregazione con Sia (guarda qui), l’azionista di riferimento di Nexi, il fondo Mercury, ha ceduto circa 84 milioni di azioni ordinarie di Nexi, corrispondenti a circa il 13,4% del capitale, a un prezzo pari a 15,50 euro.
Tra le banche, invece, sono deboli Banco Bpm (-0,30% a 1,653 euro) e Bper (-0,20% a 1,235 euro).
Per il resto, si segnala il +5,87% a 0,67 euro di Safilo che ha esteso al 31 dicembre 2026 l’accordo di licenza con Pierre Cardin, maison di moda parigina, per il design, la produzione e la distribuzione della collezione di montature da vista e occhiali da sole a marchio Pierre Cardin. Infine Moncler è in rialzo dello 0,93% a 36,77 euro.
di: Maria Lucia PANUCCI
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