
Particolarmente colpiti sono i settori dei servizi, dell’edilizia e della produzione
A causa del virus circa 100 milioni di persone in più si trovano in povertà estrema. Complessivamente i poveri censiti nel 2020 sono stimati in 615 milioni. A dirlo è la Banca mondiale secondo cui la crisi sanitaria ed economica determinata dal Covid-19 ha gettato tra gli 88 e i 114 milioni di persone nella povertà estrema costringendole a sopravvivere con meno di due dollari al giorno e 700 dollari all’anno.
E’ la prima volta in oltre 20 anni che aumenta il dato a livello globale. «Anche durante la crisi finanziaria globale di un decennio fa, e la successiva recessione, il numero di persone in estrema povertà ha continuato a diminuire perché i principali mercati emergenti di India e Cina crescevano. Gli impatti della pandemia di Coronavirus – spiega la Banca mondiale – si stanno dimostrando più diffusi e gravi e stanno trascinando nuovi gruppi demografici nella povertà estrema».
Prima della pandemia coloro che vivevano in condizioni di estrema povertà tendevano ad essere contadini, poco istruiti, giovani, mentre oggi sono persone che vivono nelle metropoli, con livelli di istruzione più elevati.
Particolarmente colpiti sono i settori dei servizi, dell’edilizia e della produzione.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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