
Seguono costruzioni e commercio all’ingrosso. I tre settori fanno da traino all’economia sommersa italiana che ha sfiorato i 195 miliardi di euro
Il settore economico dove si evade di più è quello domestico (36,9%) seguito dalle costruzioni (22,9%) e dal commercio all’ingrosso (24,2%). I tre insieme trainano il sommerso che nel 2017 ha sfiorato i 195 miliardi di euro di valore aggiunto generato, ben +3% rispetto al 2016. A dirlo sono i dati della Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva 2020 allegata alla NaDeF.
La stima del sommerso economico è composta da tre fattori: la sotto-dichiarazione del valore aggiunto, generato da dichiarazioni non corrette riguardanti sia il fatturato e/o i costi delle unità produttive, il lavoro irregolare e le altre componenti del sommerso come affitti in nero e mance al persone di alberghi e ristoranti. Dei 195 miliardi quasi 99 miliardi sono correlati al fenomeno della sotto-dichiarazione, ben 80 miliardi sono relativi al lavoro irregolare e poco più di 16 miliardi riguardano invece gli altri fattori.
Preoccupa molto l’occupazione irregolare nel nostro Paese. Nel 2017 si riscontra infatti un aumento dello 0,7% del lavoro nero rispetto ad un anno prima con 3,7 milioni di persone impiegate a tempo pieno ma non in modo legale.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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