
Turismo e Sud i più colpiti
Sono circa 40 mila le imprese italiane seriamente minacciate dall’usura. Il settore più in difficoltà è quello turistico-ricettivo mentre l’aerea maggiormente a rischio è il Mezzogiorno. A dirlo è un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio secondo cui la ripresa dei consumi è molto debole e insufficiente.
In particolare la riduzione del volume d’affari, che colpisce il 37,5% delle aziende, la mancanza di liquidità e le difficoltà di accesso al credito (36,9%), le complicazioni derivanti dagli adempimenti burocratici e dalla gestione delle norme sanitarie sono le problematiche che hanno interessato da aprile ad oggi le imprese del commercio al dettaglio, dell’abbigliamento, della ristorazione e quelle del comparto turistico.
Ed ecco che diventa quasi obbligata scelta di ricorrere a prestiti al di fuori del mercato ufficiale, soprattutto l’usura con migliaia di imprese nel mirino della malavita organizzata. L’appello alle istituzioni del presidente Carlo Sangalli è chiaro: «Per combattere questo problema servono aiuti efficaci come ampie moratorie fiscali e dei prestiti bancari e più indennizzi a fondo perduto per ridare ossigeno alle imprese».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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