
Il virus spaventa anche la Germania che impone nuove restrizioni. La Merkel invita i giovani a fare la loro parte
Un numero così alto non lo avevamo mai visto, neanche durante il periodo clou dell’emergenza: con 7.332 casi registrati ieri, il Covid fa tremare i cittadini sempre più preoccupati che venga deciso un nuovo lockdown. «Se cresce il numero dei contagiati e il numero delle persone negli ospedali e in particolare in terapia intensiva andremo di nuovo in difficoltà – ha detto chiaramente il premier Conte. – Dobbiamo fermare questa curva e per farlo non c’è modo migliore che rispettare le regole».
Conte ha anche commentato le parole del virologo Crisanti, secondo il quale un lockdown a Natale sarà inevitabile. «Io non faccio previsioni per Natale – ha sottolineato – io faccio previsioni in questo momento delle misure più adeguate idonee e sostenibili per prevenire un lockdown ma è chiaro che molto dipenderà dal comportamento dei cittadini».
E a chi gli ha chiesto se potrebbe esserci un lockdown in Campania, uno dei territorio più colpiti dal virus, Conte ha risposto: «Lo schema è molto chiaro: continueremo ad aggiornarci costantemente con le Regioni. La formula vincente è collaborare, collaborare, collaborare. Per la Campania come per le altre Regioni abbiamo predisposto la possibilità per i presidenti di introdurre misure restrittive non appena se ne presentasse la necessità, per quelle di allentamento occorre invece un’intesa con il ministro della Salute».
Intanto nel resto d’Europa continuano le chiusure. Dopo il coprifuoco in Francia (leggi qui), ora anche la Germania adotta nuove restrizioni, in particolare la limitazione dei contatti in alcune zone dove i contagi superano 50 ogni mille abitanti. Lo ha annunciato la Cancelliera tedesca Angela Merkel, precisando che i dati di questi giorni riflettono i comportamenti del passato e che bisognerà ora attendere una decina di giorni per vedere gli effetti delle nuove misure restrittive.
La Merkel ha esortato i giovani a fare la loro parte per fermare la diffusione del Coronavirus dopo che feste private sono state ripetutamente accusate di aver favorito focolai localizzati nelle città tedesche. «Dobbiamo invitare soprattutto i giovani a fare a meno di feste oggi per avere una buona vita domani o dopodomani».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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