
Confcommercio contro le nuove misure restrittive che potrebbero essere varate dal Governo
La Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi si è espressa con stupore e preoccupazione sulla possibilità vociferata dal Governo che entro breve possa essere introdotta una nuova misura per imporre il coprifuoco a bar, ristoranti e in generale a tutti i pubblici esercizi dalle 21 o dalle 22 fino al mattino successivo.
«Da un punto di vista meramente contabile – viene reso noto dalla Fipe-Confcommercio – il provvedimento manderebbe in fumo 44 milioni di euro al giorno e 1,3 miliardi in un solo mese. Una perdita enorme che andrebbe ad appesantire un bilancio già abbastanza tragico, se consideriamo che le stime di perdita di fatturato sull’anno 2020 vedono un calo di ben 24 miliardi di euro».
Il provvedimento per il coprifuoco rischia di essere il definitivo colpo di grazia per questo comparto: l’intera gestione delle aziende rischia di saltare perché una misura più restrittiva di quella già in vigore mette a rischio la sopravvivenza di almeno 15 mila bar serali e 40 mila tra ristoranti e pizzerie.
«In queste condizioni tenere aperte le aziende è impossibile – sottolinea Fipe – con noi si mette a rischio una lunga filiera fatta di allevatori, vignaioli, imbottigliatori, casari, produttori artigianali e industriali».
Confcommercio ribadisce la necessità di avere più controlli e pene più severe per i trasgressori in modo da permettere agli imprenditori di lavorare con serietà nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza.
Anche CNA si esprime sulla possibilità di nuove misure restrittive: «rischiano di portare al collasso un’importante filiera dell’economia – spiega – è fondamentale salvaguardare la salute delle persone e la tenuta del sistema sanitario, il comparto della ristorazione non è fonte di contagi. I ristoratori rispettano le norme e i protocolli nonché tutte le prescrizioni igieniche nei confronti dei propri collaboratori, dei fornitori e soprattutto verso i clienti».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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