
Le big tech si contendono gli specialisti asiatici
Da Amazon a Uber, da Uber a Google e Amazon: il mercato del lavoro in India è in fermento perché la competizione tra le tre big della tecnologia per guadagnarsi i migliori ingegneri del Paese si è fatta sempre più agguerrita.
Uber ha dichiarato che sta procedendo ad assumere 225 ingegneri per rafforzare il suo team tecnico nel mercato chiave all’estero risparmiando così sui costi del personale. Inoltre l’azienda di ride-hailing fa sapere di aver assunto come direttore del team di ingegneria a Bangalore l’ex direttore del medesimo settore di Amazon, Manikandan Thangarathnam.
Tuttavia questo tipo di migrazione non è insolita e nel passato più recente è accaduta spesso all’incontrario: diversi ingegneri di alto profilo hanno lasciato Uber India per unirsi a Google e Amazon affermando di aver perso fiducia nelle prospettive di Uber nel Paese.
Uber ha confermato che i suoi piani di espansione tecnologica sono in linea con la visione di rendere la mobilità e le consegne più accessibili in modo da diventare la spina dorsale dei sistemi di trasporto in migliaia di città in tutto il mondo. Tuttavia delocalizzare in India tutto il settore dell’ingegneria dell’aziende significa anche avere un netto risparmio sui costi: cosa fondamentale se si considera che Uber è in guerra per il territorio con Ola, l’altra azienda di ride-hailing che il mese scorso ha mantenuto un vantaggio proprio nel Paese.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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