
La misura oscilla da 50 a 200 euro mensili per ciascun figlio a carico under 21. Previsto nella legge di Bilancio lo stanziamento di tre miliardi nel 2021 che arriverà a 6 miliardi nel 2022
Al via dal primo luglio l’assegno unico, pensato per riformare radicalmente le politiche di sostegno alle famiglie. Potrà oscillare da 50 a 200 euro mensili per ciascun figlio a carico under 21 ed è indirizzato a tutte le tipologie di famiglie, quindi anche ad autonomi e incapienti. La misura troverà copertura nella legge di Bilancio, illustrata dal premier Conte e dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri (leggi qui), con uno stanziamento aggiuntivo da tre miliardi per il 2021, per arrivare poi a 6 miliardi a regime nel 2022.
«L’introduzione dell’assegno unico richiederebbe un incremento della spesa del 40% rispetto a quella attualmente destinata alle famiglie con figli a carico – ha affermato il presidente dell’Istat Giancarlo Blangiardo nel corso dell’audizione alla Commissione Affari sociali della Camera. – Le famiglie potenzialmente beneficiarie della misura sono pressoché ovunque attorno all’80% delle famiglie con figli».
La riforma, tra l’altro, determinerebbe un incremento di reddito per la gran parte delle famiglie con figli (il 68%) potenzialmente beneficiarie dell’assegno unico. Per il 2,4% dei casi la situazione non cambierebbe, mentre per il restante 29,7% il saldo tra l’introduzione della nuova misura e l’abolizione delle preesistenti risulterebbe negativo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: