
È l’annuncio del Ceo Armando Brunini
La società Sea Aeroporti Milano gestisce gli scali di Linate e Malpensa, due degli aeroporti più importanti a livello nazionale. Durante l’incontro organizzato da PwC Italia Italia 2021-Competenze per riavviare il futuro, le infrastrutture, il Ceo di Sea Armando Brunini ha affermato che a causa dell’emergenza da Coronavirus gli aeroporti della città di Milano hanno bruciato cassa per 180 milioni di euro.
Il calo nel traffico dei passeggeri è stato del 75% e il ritorno alla normalità è previsto solo tra il 2023 e il 2025. «Gli aeroporti devono restare aperti, senza traffico e con costi fissi alti: solo a Malpensa e a Linate lavorano 30 mila persone, calcolando le famiglie sono 100 mila su cui oggi pesa l’incognita del futuro – ha spiegato Brunini – per far fronte all’emergenza stiamo tagliando gli investimenti il più possibile. Stiamo mantenendo quelli più importanti, in particolar modo quelli legati alla sicurezza».
Negli ultimi 10 anni il traffico del sistema aeroportuale italiano è cresciuto del 4%. Sono molto migliorate anche le infrastrutture aeroportuali e grazie alla crescita il Paese stava colmando il gap con l’Europa. Adesso, il rischio è di tornare indietro, retrocedere. «Stiamo rinunciando a investimenti virtuosi – ha concluso l’Ad – Penso a quelli sul fronte della riconversione ecologica, della smart security, della digitalizzazione. Se non si interviene, quei Paesi che consentiranno agli aeroporti di investire torneranno ad avere performance migliori delle nostre».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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