
Conte si dice contrario. In Calabria, firmata l’ordinanza su coprifuoco e Dad
«Serve un lockdown nazionale, la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo». A parlare così è il governatore della Regione De Luca che, a fronte dell’aumento allarmante dei contagi giornalieri, chiede al Governo misure drastiche. «I dati attuali sul contagio – dice – rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali come industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti. E’ indispensabile bloccare la mobilità tra Regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo».
E proprio sulla prossima chiusura De Luca annuncia che l’intenzione è quella di fermare tutto per i prossimi 30/40 giorni.
La risposta di Conte è stata però netta: «Dobbiamo scongiurare un secondo lockdown generalizzato, per questo rimaniamo vigili e pronti a intervenire dove necessario – ha rassicurato. – Siamo ancora dentro la pandemia: forti dell’esperienza vissuta della scorsa primavera dobbiamo contenere il contagio puntando a evitare l’arresto dell’attività produttiva e lavorativa, la chiusura degli uffici pubblici, come la chiusura delle scuole».
Contrario al lockdown anche il Governatore Luca Zaia. «Pensare di fermare i passaggi tra Regioni vuol dire fare il lockdown – ha spiegato. – Meglio la mascherina per i cittadini, anziché pensare ai confini delle Regioni o ai mini-lockdown per mettersi il cuore in pace».
In Calabria intanto il presidente facente funzioni, Nino Spirlì, ha firmato l’ordinanza che sancisce la sospensione delle attività scolastiche per le scuole medie e superiori e il coprifuoco dalla mezzanotte alle 5 in tutta la Regione. Le misure dureranno 15 giorni, da lunedì fino al 13 novembre.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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