
Spiragli positivi arrivano dall’ultimo trimestre
I dati sulla produzione negli stabilimenti Fiat Chrysler nei primi 9 mesi dell’anno segnano una flessione significativa intorno al 27%. I dati sono riportati dal segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, che sottolinea che nei primi mesi del 2019 erano stati prodotti tra auto e furgoni commerciali circa 631.200 veicoli, contro i 462.424 del 2020. «Il duplice effetto della pandemia – ha spiegato il sindacalista – blocco delle produzioni durante il lockdown e flessione nella domanda sul mercato, ha certamente causato gran parte della riduzione dei volumi. Naturalmente la riduzione in termini di unità prodotte è stato maggiore per gli stabilimenti che erano in una fase di maggiore carico produttivo».
Nell’ultimo trimestre però si è riscontrato il rimbalzo produttivo che ha consentito di recuperare gli effetti negativi della prima parte dell’anno (guarda qui). «La ripresa produttiva nel terzo trimestre è dovuta a una ripresa del mercato, anche grazie agli incentivi più corposi e strutturati messi in campo in Italia e in molti paesi europei», ha aggiunto.
E si spera che la situazione migliori sempre di più. «Ci sono segnali verso un miglioramento della situazione produttiva. In molti stabilimenti non si usano più gli ammortizzatori sociali: Melfi, Sevel e lo stesso polo produttivo di Torino», ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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