
Rimane il nodo del blocco dei licenziamenti. Landini: “Siamo pronti a scioperare”
Governo e sindacati sono ancora distanti sulla questione dei licenziamenti. Non sono bastate le cinque ore di confronto per arrivare ad una quadra. In collegamento ad ascoltare i leader sindacali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri c’erano, oltre al premier Giuseppe Conte, i ministri dell’Economia, dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Roberto Gualtieri, Stefano Patuanelli e Nunzia Catalfo. I primi mantengono il punto e chiedono di estendere il blocco dei licenziamenti per tutta la durata della cassa Covid per evitare una crisi sociale. «In un momento in cui si corre il rischio di una emergenza sociale bisogna mettere in campo 18 settimane di cassa integrazione e la contestuale proroga del blocco dei licenziamenti. Fino alla fine dell’inverno – ha spiegato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. – C’è un bisogno diffuso di protezione del lavoro: non possiamo dare un messaggio che non rassicura in una fase così difficile per il nostro Paese». Sulla stessa lunghezza d’onda Annamaria Furlan, secondo cui non trovare una intesa sul blocco dei licenziamenti sarebbe “nefasto per il destino del Paese“. «Diventerebbe socialmente ingestibile – ha spiegato – soprattutto per quello che può accadere nelle piccole imprese. Non abbiamo ancora riformato gli ammortizzatori sociali e non abbiamo ancora quelle politiche attive che accompagnino il lavoratore da una occupazione ad un altra. Per fare tutto questo ci vuole il tempo necessario. Per questo è importante dare un segnale di rassicurazione a tutti i lavoratori italiani. Se c’è cassa integrazione a disposizione, le aziende non possono licenziare; altrimenti viene ulteriormente meno la tranquillità sul lavoro».
A pesare sul confronto il punto di vista, totalmente diverso, delle parti datoriali con il presidente di Confindustria, Carlo Bononi che è tornato a battere sullo stesso chiodo affermando che “non è pensabile che il blocco dei licenziamenti prosegua all’infinito”.
Così la decisione di aggiornarsi a domani pomeriggio, auspicando che, con uno spazio di riflessione ulteriore, le posizioni, ancora distanti, possano accorciarsi. Ed i sindacati sono pronti a scioperare se il Governo non prolungherà il blocco dei licenziamenti.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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