Servirebbe a fronteggiare l’eventuale Scenario 4 ed a scongiurare un lockdown totale. Conte sarebbe già a lavoro. L’appello di Arcuri: “Muoviamoci il meno possibile”
E’ in arrivo un nuovo dpcm per fronteggiare lo Scenario 4, quello peggiore, e a scongiurare il lockdown totale in Italia. A quanto pare il premier Conte sarebbe già a lavoro su un nuovo provvedimento che con ogni probabilità sarà pubblicato la prossima settimana, entro il 9 novembre, e che porterà ad ulteriori restrizioni nella vita sociale per evitare le chiusure di marzo scorso.
Ebbene sì, alla luce dell’ultimo bollettino della Protezione civile che ieri riportava quasi 27mila nuovi casi e sfondava la quota di 300 mila attualmente positivi, livelli mai raggiunti durante la prima ondata, il Governo si sarebbe quindi già messo a lavoro per scongiurare il peggio. Si parla di una ulteriore stretta con chiusure delle attività commerciali, ulteriori incentivi allo smart working nel pubblico e nel privato e paletti per gli spostamenti interregionali, probabilmente con il ricorso all’autocertificazione.
Secondo quanto si apprende, le misure potrebbero partire già dal prossimo weekend, forse sabato 7, salvaguardando le festività del 1 e 2 novembre.
A premere l’acceleratore sul Governo è uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero consegnato al Governo che dice che l’Italia sta andando verso lo scenario 4, quello più grave, e l’allarme è alto per cinque Regioni, ovvero Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta, e per la provincia autonoma di Bolzano. Sorvegliate speciali sono Milano e Napoli. Nel testo dello studio si legge che “in uno scenario nazionale di questo tipo è presumibile che molte Regioni siano classificate a rischio alto e, vista la velocità di diffusione e l’interconnessione tra le varie Regioni, è improbabile che vi siano situazioni di rischio inferiore al moderato“. E i prognostici sul futuro non sono affatto buoni: «Se la situazione di rischio alto dovesse persistere per un periodo di più di tre settimane, si rendono molto probabilmente necessarie misure di contenimento molto aggressive», ha spiegato l’Iss.
Neanche le parole del commissario Arcuri sono incoraggianti: «I contagiati da Coronavirus sono 8 volte di più di 21 giorni fa, la progressione dell’Rt determina un raddoppio ogni settimana. Ogni numero vale più di mille parole – ha spiegato. – Stiamo vivendo un nuovo dramma, ma per affrontarlo dobbiamo capire quanto è diverso. Non abbiamo problemi reali di affollamento della terapie intensive, ma abbiamo un grave problema di affollamento degli ospedali».
Secondo il commissario medici di base e pediatri rappresentano una fonte di aiuto importante. «Dobbiamo chiedergli di curare il più possibile a casa, dotandoli dei dispositivi di sicurezza adeguati. Dobbiamo a tutti i costi alleggerire la pressione sugli ospedali», ha aggiunto.
E poi un appello ulteriore agli italiani: «Muoviamoci il meno possibile».
di: Maria Lucia PANUCCI
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