
Sono fatti di lino o di pelle vegetale ma anche di marmo e sassi
Gli occhiali da vista cambiano, condizionati dallo smartworking che mette a dura prova gli occhi e sulla scia dei nuovi trend invernali in quest’anno reso particolare dall’emergenza sanitaria.
I nuovi occhiali 2020 sono fatti di materie prime naturali: dal lino alla pelle vegetale, passando per il marmo e i sassi, hanno montature che vanno dalle leggerissime più cool a quelle spesse da nerd tornate di moda negli ultimi anni.
Il mondo dell’occhialeria si adatta alla nuova domanda e le nuove lenti tengono conto del momento storico che stiamo vivendo. In aumento quelle degressive, definite lenti da ufficio: si adattano a diverse distanze grazie ad una maggiore profondità di campo, che va da 60 centimetri fino a tre metri, e rispetto ai classici occhiali da lettura consentono di vedere senza difficoltà sia gli appunti sul tavolo sia lo schermo del computer.
Le ore passate davanti al pc sono aumentate incontrovertibilmente nell’ultimo periodo e i produttori di occhiali devono necessariamente tenerne conto, adattando così i nuovi trend moda alle risposte da dare a chi ha nuovi problemi di vista post-lockdown.
Cambiano i materiali, i campi di ricerca e quelli di sperimentazione. «Spiccano l’uso del beta titanio, del magnesio, del rame, dell’ottone e dell’alluminio – spiega Cristina Frasca, ideatrice e fondatrice di Dateyewear, la fiera dell’occhialeria indipendente, artigianale e di nicchia che si tiene a Firenze – l’acetato e l’acetato biodegradabile N49 continuano ad essere materiali ampiamente utilizzati, a dimostrazione di una sempre maggiore attenzione verso l’ambiente e la natura». Ma tra i materiali di lusso ci sono anche marmo, sasso e corno.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: