La Cia-Agricoltori: “Il comparto vale il 4% del mercato nazionale e dà lavoro a 7 mila addetti. Servono misure mirate”
Il Covid si è bevuto le birre artigianali. E’ proprio il caso di dirlo dato che a causa della pandemia il fatturato è crollato del 90%. La chiusura di pub, ristoranti e il blocco di fiere, eventi, sagre e di qualsiasi attività legata allo street food si sta trasformando in una vera trappola mortale per il settore. A lanciare l’allarme è la Cia-Agricoltori che lamenta il blocco totale di una filiera che prima della crisi era in forte crescita e che comprende 900 microbirrifici artigianali in tutto il Paese. «Il comparto vale il 4% del mercato nazionale e dà lavoro a settemila addetti», spiega l’associazione che denuncia che al momento non sono previste misure di sostegno per questo settore.
La birra artigianale e agricola è una nicchia del mercato ma è in continua evoluzione e negli ultimi anni ha conquistato il gusto dei giovani: il 60% dei millennial italiani è un conoscitore attento delle varie tipologie di birra, da quelle delle bottiglie da collezione, alle profumate e variopinte. La birra artigianale è anche entrata recentemente nel paniere Istat, a testimonianza del suo successo crescente nelle famiglie italiane.
Ecco allora che diventa importante assicurare a questo comparto un sostegno mirato, perché sostenerlo vuol dire anche supportare il made in Italy, visto che il circuito produttivo è al 100% italiano, dalla produzione alla distribuzione.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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