
Pesa l’incertezza sui tempi di approvazione dei vaccini, mentre gioca a favore la ripresa dei colloqui tra Pelosi e Mnuchin sugli aiuti fiscali Usa
Nella seduta di metà settimana le Borse europee aprono caute dopo i guadagni di ieri. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostox 50 scivola dello 0,5%. A Francoforte il Da cede mezzo punto percentuale, a Parigi il Cac40 cede lo 0,40% e a Londra l’indice Ftse100 limita le perdite con un -0,16%.
Anche Piazza Affari apre debole con l’indice Ftse Mib che cede lo 0,65% a 21.855 punti. Tra le sorvegliate speciali del listino milanese c’è UniCredit. Dopo i recenti crolli in Borsa, questa mattina l’azione del gruppo di piazza Gae Aulenti si muove ancora sotto la soglia degli 8 euro, mostrando un lieve ribasso dello 0,14%. Debolezza anche per Fiat Chrysler Automobiles (-0,7%) dopo i dati sulle immatricolazioni in Italia diffusi ieri a mercato chiuso (guarda qui). Tra i migliori del Ftse Mib c’è in questo momento c’è il duo formato da Inwit e Amplifon, con rialzi moderati.
A Wall Street gli indici hanno chiuso su nuovi massimi storici con il Dow Jones che ha segnato +0,63% a 29.823, aggiornando nel corso della seduta il suo record, l’S&P 500 ha fatto +1,08% salendo al livello più alto in assoluto in chiusura (3.662) così come il Nasdaq che ha chiuso a +1,28% a 12.355. Stamani invece i future sono in rosso (Dow Jones -0,16%, S&P -0,11% e Nasdaq -0,05%) ed è prudente anche l’Asia con il Nikkei che ha chiuso a +0,05%, Hong Kong a -0,16% e Shanghai a -0,05%.
Oltre all’arrivo del vaccino contro il Coronavirus, gli investitori scommettono su un sostegno monetario e fiscale per l’economia, soprattutto negli Stati Uniti dove sono ripresi i colloqui tra la speaker della Camera, Nancy Pelosi, e il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, sugli aiuti fiscali. Nel frattempo un gruppo bipartisan di legislatori ha presentato un provvedimento da 908 miliardi di dollari di aiuti cercando di trovare un compromesso tra le posizioni dei leader democratici ed i repubblicani. Il disegno di legge includerebbe 160 miliardi di dollari di finanziamenti per i Governi statali e locali, ma il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell ha rigettato la proposta.
Nel valutario l’euro/dollaro è sopra quota 1.208, +0,05%, il dollaro/yen è a 104,43, +0,12% e il cross sterlina/dollaro è a 1,342, +0,02%. Tra le commodities, il petrolio Wti cede lo 0,83% a 44,18 dollari al barile, il Brent scende dello 0,7% a 47,09 dollari al barile. L’oro fa – 0,17% a 1.815 dollari l’oncia.
Sul fronte macro, in Germania le vendite al dettaglio ad ottobre sono salite del 2,6% su base mensile e del +8% su base annua, in aumento rispetto al -2,2% su base mensile e al +6,5% su base annua del mese precedente. In Giappone invece nel mese di novembre l’indice che misura la fiducia dei consumatori è rimasto quasi invariato a 33,7 punti, rispetto ai 33,6 punti di ottobre. Buone notizie arrivano invece dall’Australia dove il Pil relativo al terzo trimestre dell’anno è salito su base trimestrale del 3,3%, meglio del +2,5% atteso dal consensus degli analisti e in deciso recupero rispetto al -7% del secondo trimestre.
La seduta di oggi sarà movimentata da diverse indicazioni. Nel corso della mattina verrà diffuso il tasso di disoccupazione di Italia ed Eurozona. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno i dati sulle scorte e la produzione di greggio. Si segnala l’audizione del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, alla commissione servizi finanziari della Camera, mentre il vicepresidente John Williams terrà una conferenza sull’impatto economico del Covid-19. Infine, in serata la Fed pubblicherà il Beige Book.
di: Maria Lucia PANUCCI
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