Sul sentiment pesano l’incertezza dei colloqui tra Londra ed Ue e le misure restrittive anti-Coronavirus sempre più stringenti nei principali Paesi del Continente
Dopo un’inizio di settimana positivo le Borse europee oggi aprono poco mosse. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 segna un +0,14%. A Francoforte il Dax sale dello 0,10%, a Parigi il Cac40 guadagna lo 0,11% e a Londra l’indice Ftse 100 è debole con un -0,12%.
A Milano l’indice Ftse Mib si muove in area 21.770 punti, mostrando un leggero rialzo dello 0,03 per cento. Tra i singoli titoli in prima linea gli industriali, con Leonardo e Cnh Industrial che guadagnano oltre un punto percentuale. Positive anche Atlantia (+0,72%%) e FCA (+0,59%). Tra le peggiori del Ftse Mib c’è invece Pirelli che cede oltre il 3%.
Sui mercati torna a prevalere la prudenza di fronte all’emergenza sanitaria che sta costringendo diversi Paesi a reimporre misure molto restrittive ma preoccupano anche le difficoltà negoziali tra Regno Unito e Ue sul fronte Brexit con il termine ultimo del 31 dicembre che si fa sempre più vicino.
Nel frattempo le Borse asiatiche trattano tutte al ribasso, con Tokyo a -0,17%, Shanghai vicina alla parità a -0,04% e Hong Kong a -0,61%. Nonostante le cattive performance, dovute principalmente alla crescita dei casi di Coronavirus, i dati sulla produzione industriale cinese di novembre hanno mostrato una crescita su base annua del +7%, in linea col consenso degli analisti. Anche le vendite retail sono aumentate del 5% rispetto a novembre 2019, deludendo però lievemente il consenso (+5,2%).
Il petrolio è in calo nei principali listini: il Wti scambia al ribasso del -0,45% a 46,78 dollari al barile, mentre il Brent è in calo del -0,46% a 50,06 dollari. Sull’onda della recrudescenza del Covid-19 è invece in crescita l’oro, al +0,64% e circa 1.863 dollari. Il dollaro è debole rispetto ai principali concorrenti europei. L’euro scambia appena sopra la parità rispetto al biglietto verde (+0,03% a 1,2147), mentre la sterlina si rafforza in misura maggiore: +0,1% a 1,3333. La divisa americana è sulla parità con lo yen giapponese a 104,05.
Dal fronte macro oggi giungeranno alcune indicazioni importanti. Dopo i dati della Cina, diffusi questa mattina, attenzione all’inflazione e alla bilancia commerciale dell’Italia. Dall’altra parte dell’Atlantico verranno poi comunicati l’indice dei prezzi all’importazione di novembre, l’impiego della capacità produttiva, sempre di novembre e la produzione industriale dello scorso mese, con gli esperti che prevedono un +0,5% su base mensile.
di: Maria Lucia PANUCCI
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