
I più colpiti sono i giovani
Le frodi creditizie continuano a essere un fenomeno preoccupante in Italia. Nel primo semestre di quest’anno se ne sono rilevate oltre 11.200 mediante furto di identità, in calo del 33,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, per un danno stimato che supera i 65 milioni di euro. A dirlo è l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIF-MisterCredit secondo cui il fenomeno continua ad avere un impatto non trascurabile sul credito alle famiglie, con un importo medio della singola frode che è salito del 24,2% attestandosi a 5.792 euro.
Le frodi maggiori si registrano sui prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, quali auto, moto, articoli di arredamento, elettronica ed elettrodomestici, energie rinnovabili, che rappresentano la metà del totale, mentre al secondo posto spiccano le frodi sulle carte di credito, il 20,4%, seguite da quelle legate ai prestiti personali, in aumento rispetto allo scorso anno, con una quota del 10,6%. Un vero e proprio boom ha interessato i finanziamenti fraudolenti tramite fidi di conto, che, anche se rappresentano il 3,6% del totale delle frodi, risultano più che raddoppiati rispetto ai primi 6 mesi del 2019.
I più colpiti sono i giovani tra i 18 ed i 30 anni, coinvolti in circa un caso di frode su quattro. La maggiore incidenza del fenomeno si registra in Campania con oltre 1.500 casi, Lombardia con quasi 1.350, Lazio con oltre 1.300 e la Sicilia con circa 1.200.
di: Maria Lucia PANUCCI
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