L’attività dell’Antitrust si conferma sempre più centrale e sempre più di aiuto ai consumatori, in un contesto di caro-vita che sta mettendo a dura prova da tempo le tasce degli italiani. Tr gennaio 2023 e marzo 2024 l’Autorità ha ricevuto 1.271 segnalazioni in materia di concorrenza e ben 34.595 in materia di tutela del consumatore. Nel primo caso le sanzioni sono state pari a pari a 27.927.942, di cui 12.777.147 per intese restrittive della concorrenza, 15.117.795 per abuso di posizione dominante e 33.000 per omesse informazioni.
Quanto alla tutela del consumatore nel periodo sono stati conclusi 102 procedimenti, di cui 40 con accertamento dell’infrazione e 48 con accoglimento degli impegni. In 47 casi, meno gravi, ha invece disposto l’archiviazione dopo che le imprese si sono adeguate alle indicazioni formulate in sede di moral suasion. Le sanzioni sono state pari a 42.127.500, di cui 40.072.500 per pratiche scorrette e 2.055.000 per inottemperanze.
Questa attività ha consentito la restituzione a 600.000 consumatori di oltre 122 milioni di euro.
Nel 2023 l’attività dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato si è focalizzata non solo sul digitale anche sui settori più esposti a tensioni inflattive, come energia, assicurazioni e trasporto aereo, e sulla sostenibilità ambientale (riciclo dei rifiuti, mobilità eco-sostenibile). «Nel 2023 – ha evidenziato il presidente Rustichelli – l’Autorità ha chiuso undici procedimenti istruttori relativi a pratiche commerciali aggressive volte a indurre i consumatori ad accettare modifiche unilaterali peggiorative dei prezzi dell’energia elettrica e del gas. I procedimenti chiusi con impegni hanno consentito il ripristino delle condizioni iniziali di contratto a favore di 500.000 consumatori ai quali sono stati restituiti oltre 115 milioni di euro. Le condotte oggetto di procedimenti chiusi con accertamento dell’illecito hanno interessato 4,5 milioni di consumatori e micro-imprese, con un danno prudenzialmente stimato – sulla base dei consumi minimi calcolati da Arera – di oltre 1 miliardo di euro».
«Bene, abbiamo sempre considerato l’Antitrust un presidio di fondamentale importanza per la tutela dei consumatori – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, presente alla presentazione della relazione annuale. – Certo poi non è sempre agevole rendere effettiva questa tutela e ottenere che al singolo consumatore sia restituito il maltolto, ossia quanto indebitamente percepito da chi ha messo in campo pratiche scorrette. Non è sempre facile anche visti i tempi per arrivare al giudicato, tra ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Anche per questo da anni chiediamo al legislatore di potenziare il potere sanzionatorio dell’Authority, togliendo i tetti alle sanzioni e stabilendo che le multe siano sempre superiori all’illecito guadagno, altrimenti non potranno vai avere una vera efficacia deterrente, cosa importante anche per prevenire gli illeciti e non solo per rimediare ad essi».