
In accordo con le parti la corte di Washington ha fissato la prima udienza nel 2023
Saranno molto lunghi i tempi per processare Google nella causa antitrust intentata dal Dipartimento di Giustizia Usa. Il procedimento verte sull’accusa mossa dal Governo statunitense a Big G che avrebbe tessuto una rete di accordi esclusivi e adottato altre tattiche anti-competitive per preservare il monopolio nelle attività del suo motore di ricerca e della relativa attività pubblicitaria (guarda qui).
Ora, in accordo con le parti, la corte di Washington ha fissato la sessione inaugurale del processo al 12 settembre 2023. Il motivo? La gran mole di documenti che le parti hanno presentato e che integreranno nei mesi a venire, almeno fino al marzo 2022. Non è però da escludere che i due contendenti possano trovare un accordo per evitare un lungo procedimento e dalle conseguenze imprevedibili per il gigante di Mountain View. Molto dipenderà dalla politica che l’amministrazione Biden deciderà di adottare nei confronti delle big tech. La società guidata da Sundar Pichai, peraltro, ha negato ogni addebito, asserendo che i servizi di Google abbiano contribuito a far diminuire i prezzi a beneficio dei consumatori.
Nel frattempo Facebook e Google si sarebbero promesse aiuto reciproco nel caso in cui una di esse si fosse trovata a fronteggiare un’indagine in relazione al patto siglato per cooperare nella pubblicità online. Secondo quanto scrive il Wall Street Journal le Big Tech avrebbero siglato un accordo nel 2018, con cui Facebook avrebbe accettato di non competere con gli strumenti pubblicitari di Google.
di: Maria Lucia PANUCCI
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