
La giornata è iniziata alle 7:20 allo Spallanzani. Entro oggi previste 130 vaccinazioni. È iniziato il viaggio del farmaco verso Codogno
All’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma, questa mattina è iniziata la somministrazione dei vaccini anti-covid. I primi a ricevere il farmaco sono state la dottoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore socio-sanitario Omar Altobelli alle 7:20. «Mi sento benissimo, la scelta è stata naturale – ha spiegato Capobianchi, direttore laboratorio di virologia dello Spallanzani, nonché prima vaccinata in Italia – mi sono offerta di essere vaccinata e sono stata scelta fra i primi come simbolo per dire di fidarsi». Capobianchi ha fatto parte del team che ha diagnosticato la prima infezione di covid nel Paese. «Dobbiamo fidarci della scienza, non possiamo tirarci fuori – ha spiegato – le scelte fatte sono ponderate e prese sulla base di valutazioni scientifiche».
I vaccini sono arrivati anche in Lombardia, dove fra i primi a vaccinarsi ci sono stati virologi del calibro di Massimo Galli, dell’ospedale Sacco e di Fabrizio Pregliasco. «Non è l’inizio del liberi tutti – ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana – ma ci fa guardare con più speranza al futuro». Tra gli hub scelti in Lombardia, c’è anche l’ospedale di Codogno. «Siamo stati i primi sanitari ad essere coinvolti da questo terribile virus, per me come per tutta la mia equipe fu uno choc – spiega Annalisa Malara, l’anestesista dell’ospedale – con la giornata di oggi si chiude finalmente un cerchio». A Codogno, i vaccini vengono somministrati proprio nella stanza della rianimazione in cui è stato effettuato il primo tampone in tutta Italia al paziente uno, Mattia Mestri. La prima ad essere vaccinata sarà una delle infermiere che ha assistito Mestri, Lucia Premoli.
Il vax day segna infatti l’inizio della fine del coronavirus e da Giuseppe Conte al ministro della Salute Roberto Speranza sono diversi i messaggi di speranza e fiducia che arrivano dalla politica: «oggi l’Italia si risveglia Vaccine Day – ha scritto il premier su Twitter – partiamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere definitivamente questo virus». Speranza spiega che la giornata di oggi è un faro, ma ricorda che la guerra non è finita e che serve continuare a rispettare le regole, concetto rimarcato dal leader del Pd Nicola Zingaretti.
La campagna di vaccinazione vera e propria inizierà lunedì 28, con l’arrivo delle 470 mila dosi a settimana. Le 9.750 del farmaco Pfizer-BioNTech consegnate a tutti i Paesi europei per il vax day sono un numero «simbolico», come spiega Speranza.
«Il vaccino è gratuito – rimarca Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza – ma non obbligatorio. Penso che i numeri saranno più alti di quello che pensiamo, gli italiani sono migliori di come proviamo a rappresentarli». Concetto ribadito anche da Luigi Di Maio: «oggi comincia l’ultimo miglio di questa lunga pandemia – ha scritto su Facebook – partiamo dal personale medico e dai più fragili per poi estendere la vaccinazione a tutti, nel rispetto della volontà della persona. Sarà una raccomandazione, non un obbligo». Poi il ministro conclude: «io lo farò, perché credo nella scienza e nei medici».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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