
Prorogato lo stato d’emergenza al 30 aprile. Istituita una piattaforma informativa nazionale sui vaccini per agevolare la distribuzione delle dosi
Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo del decreto legge sull’emergenza Coronavirus. Come ha anticipato in Parlamento ieri il ministro della Salute Roberto Speranza (guarda qui) viene prorogato al 30 aprile lo stato di emergenza. Fino al 15 febbraio ci si potrà muovere tra territori regionali diversi o Province autonome solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. È comunque sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Il divieto vale anche per le Regioni che si trovano in fascia gialla.
Per limitare gli incontri si è deciso di prorogare la regola che consente a un massimo di due persone di andare a visitare amici o parenti, una volta al giorno tra le 5 e le 22. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Lo spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa.
La norma della visita in massimo due persone vale dal 16 gennaio 2021 al 5 marzo 2021 così come anche la deroga varata con il decreto che ha preceduto il Dpcm di Natale: qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore ai cinque mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Il dl istituisce una cosiddetta area “bianca”, nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In questa area non si applicano le misure restrittive previste per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, con Dpcm, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico.
Per tutto il periodo di durata del decreto, quindi fino al 5 marzo, è vietato andare nelle seconde case che si trovano fuori Regione. Se si è residenti in una Regione in fascia arancione è vietato andare nella seconda casa fuori comune. L’unica deroga riguarda motivi di urgenza come la riparazione di un guasto oppure per recuperare oggetti o materiale indispensabile. Lo spostamento non deve trasformarsi in un trasferimento, dunque deve avere la durata necessaria a risolvere il problema.
E’ stata istituita anche una piattaforma informativa nazionale idonea ad agevolare, sulla base dei fabbisogni rilevati, le attività di distribuzione sul territorio nazionale delle dosi vaccinali, dei dispositivi e degli altri materiali di supporto alla somministrazione, e il relativo tracciamento.
Da domenica entreranno in vigore le nuove fasce per le Regioni. Nelle prossime ore, dopo il confronto tra governo e Regioni, sarà varato un nuovo Dpcm, che conterrà ulteriori disposizioni per il contenimento della pandemia.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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