
L’import cresce su mese a +3,3% mentre su anno è in flessione a -3,2%. Sale avanzo commerciale
Commercio in crescita con l’estero. A novembre 2020 l’Istat stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi, più intensa per le esportazioni (+4%) che per le importazioni (+3,3%). Sempre nello stesso mese l’export torna a registrare anche una crescita su base annua (+1,1%, da -8,4% a ottobre) mentre l’import segna una flessione ma meno accentuata (-3,2%, era -8,2% a ottobre).
Nei primi 11 mesi dell’anno la flessione tendenziale dell’export (-10,8%) è dovuta in particolare alla contrazione delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (-13,8%), prodotti petroliferi raffinati (-42,7%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-21,5%).
A novembre 2020 si stima che il saldo commerciale aumenti di 1.568 milioni di euro (da +5.198 milioni a novembre 2019 a +6.766 milioni a novembre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +8.401 milioni di euro (era +7.850 milioni a novembre 2019).
«A novembre, dopo il calo di ottobre, l’export – commenta l’Istat – registra un nuovo rialzo congiunturale, sostenuto da entrambe le principali aree di sbocco (Ue e extra Ue) e spiegato per oltre la metà dall’aumento delle esportazioni di beni intermedi. Un contributo importante deriva inoltre dalla crescita delle vendite di beni di consumo non durevoli. Anche su base annua, l’export torna a crescere trainato dalle vendite di beni intermedi e beni strumentali. L’aumento dell’export di metalli, auto e macchinari, la metà verso Germania, Svizzera e Cina, contribuisce per oltre tre punti percentuali all’incremento tendenziale complessivo. L’import segna un aumento su base mensile in entrambi i mercati, Ue ed extra Ue, dovuto principalmente ai maggiori acquisti di beni strumentali. La sua contrazione tendenziale si ridimensiona notevolmente».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
Ti potrebbe interessare anche: