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Sostenibilità ambientale: A2A investirà 16 miliardi al 2030 in transizione energetica ed economia circolare

Maria Lucia Panucci
20 Gennaio 2021
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Il piano 2021-30 vede ebitda più che raddoppiare a 2,5 mld e utile netto a +8% medio annuo La sostenibilità ambientale è il pilastro del nuovo piano di A2A. La […]

Il piano 2021-30 vede ebitda più che raddoppiare a 2,5 mld e utile netto a +8% medio annuo

La sostenibilità ambientale è il pilastro del nuovo piano di A2A. La multi-utility italiana, che opera nei settori ambiente, energia, calore, reti e tecnologie per le città intelligenti, con sede principale a Brescia, ha messo a punto il proprio business plan al 2030, che prevede 16 miliardi di investimenti in 10 anni. Di questi, 10 miliardi sono per la transizione energetica e 6 per l’economia circolare. «Un nuovo Piano che segna un punto di svolta per A2A. Coniugando coraggio e concretezza perseguiamo obiettivi di sostenibilità sfidanti e target economici di crescita molto importanti per il Gruppo, che si affaccia al mercato europeo – ha commentato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. – Per la prima volta A2A ha una strategia di lungo termine, con 16 miliardi di euro di investimenti dedicati allo sviluppo dell’economia circolare e alla transizione energetica. Queste sono le solide basi che ci consentiranno di realizzare infrastrutture strategiche, innovative ed essenziali per la crescita e il rilancio del Paese, di essere ambiziosi e guardare all’Europa. Il nostro nuovo modello è una visione del mondo condivisa, sostenibile e rispettosa del futuro, a cui vogliamo dare il nostro contributo quotidiano».

Nel dettaglio il piano prevede la realizzazione di nuovi impianti di recupero di materia per un totale di 2,2 milioni di tonnellate da raccolta differenziata trattate al 2030, la realizzazione di nuovi impianti per il recupero di energia per un totale di 5,4 milioni di tonnellate e l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata nei territori serviti al 76%. Sono previsti inoltre ulteriori sviluppi nel riciclo della plastica e nel recupero della carta, settori in cui A2A potrà crescere ulteriormente fino a raggiungere una piena chiusura del ciclo dei rifiuti. Nel ciclo idrico saranno aumentati gli investimenti anche con l’obiettivo di contribuire al superamento delle infrazioni UE. A2A punta a ridurre le perdite idriche lineari del 20% (mc/km/giorno) e sviluppare nuova capacità di depurazione (1,9 milioni di abitanti serviti al 2030). Per il teleriscaldamento il focus sarà sullo sviluppo della rete, con un investimento di circa 1 miliardo di euro, e il recupero di fonti di calore da attività produttive altrimenti disperse in atmosfera. Il progetto principale, in caso di accesso ai fondi del Recovery Fund, è la connessione della Centrale di Cassano d’Adda alla rete del teleriscaldamento di Milano, che consentirà di risparmiare circa 200.000 tonnellate di CO2 all’anno collegando ulteriori 150.000 unità abitative equivalenti lombarde.

Sul fronte dei dati di bilancio il piano strategico punta a un ebitda più che doppio sul 2020, passando da circa 1,18 miliardi dell’ultimo esercizio a oltre 2,5 miliardi del 2030, con un aumento medio composto annuo 2020-2030 vicino all’8%. La crescita è attesa già a partire dai primi anni con ebitda previsto in crescita, fra il 2020 ed il 2022 di circa il 7,5%. Anche l’utile netto è previsto più che raddoppiare grazie a un tasso di incremento dell’8% medio annuo dai circa 300 milioni del 2020 agli oltre 650 milioni del 2030.

di: Maria Lucia PANUCCI

FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

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